DOCUMENTI PRINCIPALI PER APRIRE UN'ATTIVITA' ALIMENTARE

 

QUALI SONO I DOCUMENTI PRINCIPALI PER APRIRE UN'ATTIVITA' ALIMENTARE?

 Grazie alla riforma del commercio, attuata dal decreto Bersani n. 114 del 31 marzo 1998, la procedura per aprire un negozio è stata semplificata. Grazie a questa liberalizzazione, se vuoi diventare commerciante, non hai più bisogno di chiedere la licenza al Comune: serve solo se il tuo negozio supera i 250 mq di superficie. Negli altri casi (superficie fino a 250 mq), la licenza non è più obbligatoria.

 Eccezione: se il Comune in cui intendi aprire il negozio ha meno di 10.000 abitanti, il limite si abbassa. Puoi aprire un negozio senza dover richiedere la licenza, solo se la superficie dello stesso non supera i 150 mq, in caso contrario devi chiederla.

 Per aprire un negozio al di sotto di questi limiti quindi, non serve più la licenza, ma una semplice Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) da inviare al Comune. Serve solo per comunicare che stai aprendo un negozio, per cui non devi attendere un’autorizzazione.

 Ecco tutte le altre semplificazioni alla procedura, introdotte dalla riforma del commercio:

 Non devi più iscriverti al REC (Registro Esercenti il Commercio). Sei obbligato solo se intendi aprire un bar, un albergo, oppure un ristorante;

 Non ci sono più distanze minime da rispettare. Prima della riforma, non potevi aprire un negozio di alimentari vicino a un altro. Adesso puoi aprirlo persino accanto a un negozio di alimentari già esistente. Chiaramente, stiamo parlando solo per ipotesi, perché probabilmente non conviene aprire proprio a fianco di un negozio che vende i tuoi stessi prodotti;

 I negozi ora si dividono in tre categorie: esercizi di vicinato (con superficie fino a 250 mq), le medie strutture di vendita (tra 250 e 2.500 mq) e le grandi struttura di vendita (oltre 2.500 mq).

 

Cosa serve

 La prima cosa da fare è recarti al SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) presso il tuo Comune: è l’ufficio presso cui puoi reperire tutte le informazioni su procedura, documenti, licenze e permessi. Oltre alle informazioni, gestisce le questioni burocratiche di apertura di un negozio. E’ quindi il tuo sportello comunale di riferimento.

 Dopodichè, per aprire un negozio devi:

 Presentare solo la SCIA (Segnalazione Certificata di inizio Attività) se il locale non super i 250 mq (ridotti a 150 se il Comune non supera 10.000 abitanti);

 Richiedere la licenza, se il negozio supera i 250 mq di superficie.

 Inoltre:

 Se si tratta di un negozio di alimentari, devi aver frequentato un corso SAB (Somministrazione Alimenti e Bevande). Di solito questi corsi sono organizzati da aziende private o dal Comune/Regione (chiedi info al SUAP); se hai già lavorato in un negozio per almeno due anni negli ultimi cinque, allora puoi evitare di frequentare il corso: per la legge hai già la professionalità necessaria;

 Se la tua attività è un bar, un ristorante o un albergo, devi iscriverti anche la REC (Registro Esercenti il Commercio) tenuto presso la Camera di Commercio.

 Corretta applicazione dell'Autocontrollo (Sistema Haccp)

 Autocontrollo e sistema HACCP non sono termini sinonimi. Il concetto di autocontrollo ha una valenza più ampia che discende dalla responsabilizzazione dell’Operatore del settore alimentare (OSA) in materia di igiene e sicurezza degli alimenti e corrisponde all’obbligo di tenuta sotto controllo delle proprie produzioni.

 L’autocontrollo è obbligatorio per tutti gli operatori che a qualunque livello siano coinvolti nella filiera della produzione alimentare.

 L’HACCP (Hazard analysis and critical control points) è invece un sistema che consente di applicare l’autocontrollo in maniera razionale e organizzata. È obbligatorio solo per gli Operatori dei settori post-primari.

 Il sistema HACCP è quindi uno strumento teso ad aiutare gli OSA a conseguire un livello più elevato di sicurezza alimentare.

 I principi su cui si basa l’elaborazione di un piano #HACCP sono sette:

 Identificare ogni pericolo da prevenire, eliminare o ridurre

 Identificare i punti critici di controllo (CCP - Critical Control Points) nelle fasi in cui è possibile prevenire, eliminare o ridurre un rischio

 Stabilire, per questi punti critici di controllo, i limiti critici che differenziano l’accettabilità dalla inaccettabilità

 Stabilire e applicare procedure di sorveglianza efficaci nei punti critici di controllo

 Stabilire azioni correttive se un punto critico non risulta sotto controllo (superamento dei limiti critici stabiliti)

 Stabilire le procedure da applicare regolarmente per verificare l’effettivo funzionamento delle misure adottate

 Predisporre documenti e registrazioni adeguati alla natura e alle dimensioni dell’impresa #alimentare.

 

#aprirenegozio #comeaprirenegozio #documentiattivitàalimentare #documentinecessariperaprireattivitàalimentare #negozio #documentiimportantipernegozioalimentare #alimenti #cosaserveperaprireunnegozio #comegestireunnegoziodialimenti

 

 

 


CALENDARIO CORSI

25 Gen 2025 - 25 Gen 2025
10:00 - 18:00
PEST MANAGEMENT
25 Gen 2025 - 26 Gen 2025
10:00 - 18:00
Il Consulente per l’igiene degli alimenti e Gestione del Sistema Haccp
15 Feb 2025 - 16 Feb 2025
10:00 - 18:00
Certificazioni & Schemi di Qualità e Sicurezza Alimentare
22 Feb 2025 - 22 Feb 2025
09:30 - 17:30
RICERCA & SVILUPPO NELLE AZIENDE ALIMENTARI