CONSULENTE HACCP: NASCE UNA NUOVA FIGURA PROFESSIONALE
Il SISTEMA HACCP, Hazard Analysis and Critical Control Point, è un protocollo ovvero insieme di procedure, volto a prevenire le possibili contaminazioni degli alimenti.
Il SISTEMA HACCP è obbligatorio dal 1997 e sono tenuti a dotarsi di un piano di autocontrollo farmacie, operatori nel campo della ristorazione, bar/pasticcerie, rivendite alimentari e ortofrutta, salumerie, gastronomie, macelli, macellerie, pescherie, panifici, case di riposo, scuole, mense, comunità in cui si somministrano alimenti... in pratica, tutti coloro che sono interessati alla produzione primaria di un alimento (raccolta, mungitura, allevamento), alla sua preparazione, trasformazione, fabbricazione, confezionamento, deposito, trasporto, distribuzione, manipolazione, vendita o fornitura, compresa la somministrazione al consumatore. Alimenti sono pure le bevande, pertanto anche chioschi, discoteche, sale cinematografiche, sagre, eventi di degustazione, ecc. devono applicare la HACCP. Nel 2006 il sistema HACCP è stato reso obbligatorio anche per le aziende che hanno a che fare con i mangimi per gli animali destinati alla produzione di alimenti (produzione delle materie prime, miscele, additivi, vendita, somministrazione).
Il CONSULENTE PER L’APPLICAZIONE DEL SISTEMA HACCP è una figura di riferimento ormai consolidata nelle industrie alimentari di ogni tipo, in quanto la sua professionalità è alla base della corretta implementazione delle produzioni e soprattutto della gestione degli adempimenti pratico-burocratici a carico degli Operatori. Il Consulente dovrà in particolar modo conoscere le modalità di realizzazione delle produzioni alimentari ed in esse essere in grado di riconoscere i potenziali rischi a danno della salute dei consumatori.
Consulente per le Produzioni Alimentari trova la realizzazione delle proprie competenze professionali in moltissime aree commerciali di diverso calibro. Si può cominciare la propria esperienza occupandosi di realtà più ‘semplici’ come erboristerie e tabaccai, negozi di integratori, bar, wine-bar, pub, yogurterie, piadinerie, gelaterie, farmacie, venditori ambulanti, fruttivendoli, autotrasportatori, depositi di alimentari, punti vendita di soli congelati, per poi passare a realtà commerciali più strutturate come pizzerie, ristoranti, rosticcerie e gastronomie, ristorazione per celiaci, produzioni di pasta fresca, forni e pasticcerie, centri cottura, negozi di alimentari, fiere gastronomiche paesane e strutture organizzate complesse quali mense scolastiche (con particolare attenzione agli asili nido), mense aziendali, mense universitarie, self-service, supermercati, rivenditori all’ingrosso e aziende alimentari di ogni tipologia sia con vendita diretta del fresco che del confezionato a livelli sempre più complessi. Il Consulente inoltre può svolgere attività formativa in ogni ambito con diverse modalità nel rispetto delle indicazioni regionali.
Suo compito sarà quello di proporre all’Operatore del Settore Alimentare le soluzioni alternative necessarie all’abbattimento del rischio e di verificare l’efficacia delle soluzioni proposte passando attraverso la stesura del Piano di Autocontrollo e l’applicazione del SISTEMA HACCP.
A corollario della sua attività, il Consulente può effettuare i campionamenti analitici sulle produzioni e affidare ad un laboratorio esterno le relative indagini analitiche di carattere chimico-fisico e microbiologico. In questo modo il Consulente potrà raggiungere la validità delle procedure messe in campo fornendo agli organi competenti in materia di sorveglianza la documentazione e le evidenze richieste dalle normative vigenti.